Il rosmarino fa la schiuma bianca: cosa vuol dire? Risolvi subito il dubbio

Quando si osserva la comparsa di schiuma bianca sulle foglie o sui rami del rosmarino, è naturale chiedersi quale sia la causa e se si tratti di un problema grave per la pianta. Questa manifestazione può essere ricondotta principalmente a due tipologie di fenomeni, di natura completamente diversa: una è biologica, dovuta all’attività di un insetto, l’altra di origine fungina. Comprendere quale sia la vera causa è essenziale per adottare le giuste contromisure e proteggere la salute del proprio rosmarino.

La schiuma bianca causata dagli insetti: la Sputacchina

Il più comune responsabile della schiuma bianca sul rosmarino è un piccolo insetto conosciuto come Sputacchina (Philaenus spumarius), appartenente all’ordine dei Rincoti Omotteri. Le larve di questo insetto producono una particolare secrezione che appare come una massa schiumosa e biancastra, molto simile a uno sputo, da cui il nome popolare. Tale schiuma non è altro che il prodotto degli scarti intestinali delle larve, mescolati a secrezioni protettive che servono a tutelare l’insetto dai predatori e dagli agenti atmosferici.(Wikipedia – Sputacchina)

Questa schiuma si osserva soprattutto nei mesi primaverili ed è tipica su molte piante erbacee ed anche su arbusti aromatici come il rosmarino, la salvia e la lavanda. Spesso può essere notata sugli apici vegetativi, tra le foglie e vicino ai fusti giovani. Pur essendo un fenomeno piuttosto comune, la presenza della Sputacchina raramente causa danni gravi: le larve si nutrono della linfa ma, salvo infestazioni particolarmente estese, non comportano il deperimento della pianta.

Muffa bianca appiccicosa: un problema fungino

In altre circostanze, invece, la schiuma o patina bianca che si forma sul rosmarino può indicare una malattia fungina. Uno degli agenti patogeni più frequenti è l’oidio, noto anche come mal bianco. La sua presenza si manifesta con macchie o polveri biancastre che compaiono dapprima sulle foglie e poi si diffondono rapidamente.

L’oidio si sviluppa specialmente in condizioni di umidità accentuata e temperature miti, situazioni tipiche di primavera e inizio estate. Questa muffa bianca può provocare un indebolimento della pianta, ingiallimento o necrosi delle foglie, e nei casi più gravi porta a una notevole riduzione della crescita e della produzione di nuovi germogli.

La muffa oidio appare come una polvere sottile, ma talvolta, a causa dell’umidità, può aggregarsi e sembrare una schiuma compatta e appiccicosa. Il riconoscimento tempestivo è essenziale per contenere la diffusione e limitare i danni al rosmarino e alle altre aromatiche vicine.

Come distinguere tra schiuma della Sputacchina e muffa bianca

  • Localizzazione: La schiuma della Sputacchina è spesso posizionata in punti precisi, generalmente negli incroci tra ramo e foglia o all’ascella delle foglie, mentre l’oidio e la muffa bianca ricoprono superfici più ampie e diffuse.
  • Consistenza: La schiuma prodotta dall’insetto è molto leggera e si dissolve facilmente al tocco o con un getto d’acqua, la muffa bianca invece risulta più polverosa o filamentosa e si rimuove con maggiore difficoltà.
  • Effetti sulla pianta: L’attività della Sputacchina di solito lascia la pianta sana; la muffa fungina comporta ingiallimenti, crescita rallentata, necrosi delle foglie e, nei casi più seri, disseccamento dei rami.

Cosa fare in caso di schiuma bianca sul rosmarino

Se si tratta di Sputacchina

  • Rimuovere la schiuma: semplicemente sciacquandola con un getto d’acqua, si elimina la protezione dell’insetto e si espone la larva ai predatori naturali, limitando la sua diffusione.
  • Tenersi sotto controllo: poiché l’insetto raramente danneggia seriamente la pianta, non è necessario ricorrere a prodotti chimici. Le popolazioni si riducono spontaneamente in estate.

Se si tratta di oidio (mal bianco) o altra muffa

  • Trattare tempestivamente: esistono rimedi naturali come spruzzature di bicarbonato di sodio o macerati di equiseto, oppure prodotti specifici a base di zolfo.
  • Migliorare l’aerazione: ridurre l’umidità ambientale favorendo il circolo dell’aria tra le piante e evitando irrigazioni eccessive.
  • Rimuovere e distruggere le parti colpite: eliminare le foglie troppo infette per contenere la diffusione del fungo agli altri esemplari.

In casi particolarmente estesi, può essere utile esaminare lo stato delle radici e valutare un rinvaso, specie se si nota del marciume che indica ristagni idrici dannosi per la pianta.

Prevenzione e gestione del rosmarino sano

Mantenere un ambiente idoneo è il modo più efficace per evitare il ripetersi di queste problematiche. Il rosmarino predilige suoli ben drenati, posizione soleggiata e annaffiature moderate. L’accumulo di acqua nelle radici è spesso causa principale di deperimento, mentre l’eccessivo addensamento delle piante favorisce sia la presenza della Sputacchina che la proliferazione dei funghi.

Monitorare regolarmente la pianta e agire prontamente al primo manifestarsi dei sintomi è la chiave per un rosmarino rigoglioso e sano, sia in giardino che in vaso. In caso di dubbi persistenti o sintomi atipici, consultare un esperto o rivolgersi a un vivaio specializzato può fornire indicazioni dettagliate per casi specifici.

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