Spruzzare candeggina sulle blatte: ecco cosa succede davvero e se funziona

Spruzzare candeggina direttamente sulle blatte genera una risposta immediata, grazie alla forte azione irritante e disinfettante di questa sostanza. Il cloro presente nella candeggina risulta tossico per questi insetti: può uccidere alcune blatte adulte venute a diretto contatto con la sostanza e disinfettare l’area interessata, rimuovendo anche batteri e potenziali allergeni, come i resti lasciati dagli insetti stessi. Tuttavia, l’efficacia di questa pratica e la sua reale utilità per eliminare un’infestazione sono oggetto di limitazioni importanti che vanno conosciute prima di considerare la candeggina come soluzione principale.

Azione e limiti della candeggina sulle blatte

La candeggina agisce soprattutto in modo immediato e localizzato. Viene generalmente utilizzata per pulire a fondo ambienti infestati, igienizzando superfici e rendendo meno ospitali le zone frequentate dagli insetti. Il forte odore funge anche da repellente, spingendo spesso gli scarafaggi a cercare rifugio altrove anziché eliminarli completamente. Questo porta a ulteriori spostamenti all’interno della casa, con il rischio di estendere l’infestazione in nuove aree piuttosto che eliminarla.

L’applicazione tramite spray direttamente su insetti visibili risulta utile solo per esemplari adulti colpiti dal getto. Ma la candeggina non penetra nei nidi né elimina le uova delle blatte (le cosiddette ooteche), che sono spesso depositate in anfratti inaccessibili. Questo significa che, anche se alcune blatte venissero eliminate, la popolazione adulta si ricostituirà rapidamente a causa delle nuove nascite.

Benefici effettivi della candeggina

Nonostante i limiti, la candeggina offre alcuni vantaggi reali:

  • Disinfezione delle superfici: elimina batteri, virus e allergeni portati dalle blatte, riducendo i rischi sanitari.
  • Igiene profonda: permette di rimuovere efficacemente i resti lasciati dagli scarafaggi, inclusi escrementi e carcasse, che sono causa di cattivi odori e possibili reazioni allergiche.
  • Prevenzione: l’uso regolare della candeggina per pulire lavandini, piastrelle, fessure e pozzetti aiuta a prevenire l’insediamento iniziale delle blatte, rendendo l’ambiente meno appetibile grazie sia al forte odore che alla tossicità per questi insetti.
  • Versatilità: può essere utilizzata anche per altri scopi domestici, mantenendo alto il livello di igiene generale.

Questi benefici, però, non sono direttamente correlati all’eliminazione definitiva delle blatte già in casa.

Rischi e precauzioni nell’uso

L’uso della candeggina presenta alcuni rischi che non devono essere sottovalutati:

  • Tossicità per umani e animali: i vapori di candeggina sono irritanti per le vie respiratorie e le mucose. L’esposizione prolungata può causare mal di testa, tosse e, nei casi peggiori, disturbi respiratori, soprattutto se si abbina la candeggina ad altri prodotti come ammoniaca, generando gas tossici.
  • Danni ai materiali: spruzzata spesso può scolorire o danneggiare superfici delicate di pavimenti, piani di lavoro e mobili.
  • Effetto limitato solo al contatto: la sostanza perde efficacia subito dopo l’asciugatura e non crea una barriera protettiva persistente. I nidi di blatte restano generalmente immuni a questa azione.

Per questi motivi, è sempre consigliato agire in ambienti ben ventilati, indossando guanti, mascherina ed evitando il contatto con occhi e pelle sensibile. In caso di presenza di animali domestici o bambini, è meglio limitare l’uso della candeggina in zone accessibili a loro.

Cosa fare davvero contro le blatte: strategie e alternative

Considerando tutto, risulta chiaro che la candeggina rappresenta più un rimedio accessorio e temporaneo che una soluzione definitiva all’infestazione di blatte.

Azioni consigliate per il controllo delle blatte

  • Pulizia profonda e costante: utilizzare soluzioni disinfettanti (come candeggina) per rimuovere residui alimentari, unto e sporcizia. Questo limita le fonti di nutrimento e rifugio per le blatte.
  • Sigillatura di crepe e fessure: chiudere i punti di accesso che facilitano l’entrata o il nascondiglio delle blatte.
  • Rimozione di fonti di acqua stagnante: le blatte sono attratte dall’umidità, quindi occorre evitare perdite o ristagni in bagno e cucina.
  • Utilizzo di esche specifiche e trappole: i prodotti professionali sono più efficaci e producono risultati visibili nell’arco di giorni o settimane, soprattutto per colpire i Blattodea nelle zone più difficili da raggiungere.
  • Intervento professionale: in caso di infestazione vasta e persistente, un servizio di disinfestazione è l’unico rimedio definitivo, poiché individua e tratta nidi, uova e adulti con strumenti appropriati.
  • Educazione alla prevenzione: evitare di lasciare cibo scoperto, residui di cibo negli elettrodomestici, e spazzatura accumulata.

Quando utilizzare davvero la candeggina

La candeggina trova la sua migliore applicazione come strumento di pulizia dopo il passaggio degli scarafaggi, per rimuovere tracce e contaminazioni. Spruzzarla direttamente sugli esemplari visibili può uccidere qualche insetto, ma è un’azione limitata, adatta solo a situazioni fortemente circoscritte e mai risolutiva. Non va considerata un insetticida o una soluzione strutturale per debellare l’infestazione.

Dal punto di vista ecologico e della salute, un uso moderato e attento risulta accettabile. Tuttavia, è sempre meglio ricorrere a metodi integrati che includano pulizia, sigillatura, esche e, nei casi più gravi, supporto professionale. Solo così si può ottenere una vera e duratura eliminazione delle blatte, limitando rischi per la salute umana e animale.

In definitiva, anche se la candeggina rimane un valido alleato per la sanificazione, è importante ricordare che le blatte sono insetti molto resistenti, adattabili e prolifici: vanno affrontate con una strategia complessa e ben pianificata, non con soluzioni estemporanee che rischiano di spostare anziché risolvere il problema.

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