Sali le scale ogni giorno per combattere l’osteoporosi: ecco il numero esatto di gradini

Salire le scale ogni giorno rappresenta uno dei gesti più semplici ed efficaci per contribuire a rafforzare le ossa e prevenire l’osteoporosi, una condizione caratterizzata dalla diminuzione della densità minerale ossea che aumenta il rischio di frattura, specialmente nelle persone anziane e nelle donne in post-menopausa. La comunità scientifica, insieme alle principali associazioni per la salute delle ossa, raccomanda l’attività fisica regolare e gli esercizi ad alto impatto come strumenti fondamentali per la prevenzione di questa patologia.

L’importanza dell’attività fisica per le ossa

Numerose ricerche confermano come il movimento regolare sia direttamente collegato al mantenimento della massa ossea e della forza muscolare. Attività che stimolano l’azione meccanica sull’osso, come la salita delle scale, favoriscono la deposizione di nuovi minerali ossei e rallentano la perdita fisiologica di calcio tipica dell’invecchiamento. Gli esercizi che implicano il carico corporeo sugli arti inferiori – camminata veloce, ballo, corsa leggera, e soprattutto salire i gradini – sono particolarmente efficaci contro l’osteoporosi, più di sport in assenza di impatto come il nuoto.

Inoltre, la salita delle scale attiva i muscoli principali della parte inferiore del corpo (glutei, quadricipiti, polpacci) e migliora capacità coordinative e resistenza cardiovascolare, elementi chiave per la prevenzione anche delle cadute, uno dei principali fattori di rischio per fratture osteoporotiche.

Quanti gradini è davvero necessario salire ogni giorno?

Se l’obiettivo è contrastare l’indebolimento delle ossa e favorire la salute cardiovascolare, le ultime evidenze scientifiche e le linee guida suggeriscono una soglia facilmente raggiungibile nella vita quotidiana. Secondo uno studio pubblicato su “Atherosclerosis” e ripreso da autorevoli fonti italiane, «le persone che ogni giorno salgono almeno 50 gradini abbattono del 20% il proprio rischio cardiovascolare», con benefici indiretti anche sulla resistenza e la struttura ossea. Questo traguardo corrisponde mediamente a circa 2-3 rampe di scale (a seconda dell’altezza degli edifici italiani e del numero di gradini per rampa).

Il beneficio è incrementale: salire una quantità di gradini superiore può offrire ulteriori vantaggi sia in termini di salute ossea sia cardiovascolare. Altri studi suggeriscono che anche un impegno settimanale minimo, pari a cinque rampe di scale al giorno (circa 60-70 gradini), si associa a una significativa riduzione del rischio di malattie croniche. Tuttavia, per l’osteoporosi non servono numeri eccezionali: 50 gradini quotidiani sono un obiettivo sicuro ed efficace, alla portata della maggior parte delle persone in condizioni di salute sufficienti per questa attività.

Chi parte da una condizione di sedentarietà può iniziare anche con meno, aumentando con gradualità secondo le proprie capacità fisiche. L’importante è scegliere sempre le scale invece dell’ascensore quando possibile, rendendo questo gesto parte integrante della routine.

Salire le scale: consigli pratici e benefici aggiuntivi

Integrare la salita delle scale nel quotidiano consente di sfruttare un’attività semplice ma straordinariamente efficace. Oltre al rafforzamento osseo, questa abitudine produce ulteriori effetti positivi:

  • Aumento del dispendio energetico: salire le scale brucia circa il doppio delle calorie rispetto alla camminata in piano, favorendo il controllo del peso corporeo e la salute metabolica.
  • Miglioramento cardiovascolare: salire almeno 2 rampe di scale al giorno riduce in maniera significativa il rischio di sviluppare patologie cardiache e vascolari.
  • Incremento della forza e dell’equilibrio: stimolando muscoli ed articolazioni, favorisce una maggiore stabilità nei movimenti quotidiani.
  • Accessibilità: non richiede preparazione specifica o attrezzatura, si può praticare ovunque si trovino delle scale.

Per ottenere benefici maggiori, è possibile anche alternare salita e discesa o aumentare progressivamente la velocità, facendo attenzione a non eccedere soprattutto in presenza di patologie articolari o a carico del ginocchio.

Altri pilastri per la prevenzione dell’osteoporosi

Se la salita delle scale rappresenta un gesto efficace per stimolare la formazione ossea, per una protezione completa si raccomanda di adottare altri stili di vita salutari. Tra questi:

  • Alimentazione ricca di calcio e vitamina D: il calcio è il principale costituente dell’osso e il suo fabbisogno giornaliero varia in funzione dell’età e del sesso. Per adulti e donne in post-menopausa, la quota consigliata raggiunge anche 1200-1500 mg al giorno. Tra gli alimenti più ricchi: latte e derivati, verdure a foglia verde, mandorle, pesce azzurro e prodotti arricchiti.
  • Vitamina D: fondamentale per l’assorbimento del calcio, può essere integrata tramite la dieta e, soprattutto, attraverso una regolare esposizione solare.
  • Evita fumo e abuso di alcol: entrambi accelerano la perdita di massa ossea e aumentano il rischio di fratture.
  • Controllo del peso corporeo: mantenere un peso salutare rappresenta un altro fattore protettivo.
  • Monitoraggio medico: per chi ha fattori di rischio specifici (storia familiare, menopausa precoce, uso prolungato di cortisonici), è consigliabile effettuare controlli diagnostici periodici e valutare con lo specialista eventuali necessità di integrazioni o terapie.

In questo contesto, la osteoporosi diviene una condizione da prevenire attivamente sin da giovani, poiché la costituzione di un “picco di massa ossea” robusto nei primi decenni di vita è uno dei principali determinanti della fragilità ossea negli anni successivi.

L’adozione di abitudini semplici ma costanti, come salire almeno 50 gradini ogni giorno, può rappresentare la svolta nella lotta contro la fragilità scheletrica. Affiancando l’esercizio fisico a un’alimentazione equilibrata, a uno stile di vita sano e al monitoraggio della propria salute ossea, ciascuno può diventare protagonista nella prevenzione delle fratture e restare attivo e autonomo negli anni.

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