Fino a che numero di cani puoi avere legalmente in casa? La risposta ti sorprenderà

La questione relativa a quanti cani si possano detenere legalmente all’interno di una casa in Italia presenta più sfumature di quanto si potrebbe pensare a prima vista. Diversamente da quanto si potrebbe immaginare, non esiste una legge nazionale che stabilisca un numero massimo di cani che una persona può tenere in casa; la normativa viene infatti regolata principalmente a livello regionale, comunale e tramite i regolamenti condominiali. Questo significa che il limite può variare significativamente da zona a zona, e che spetta al singolo cittadino informarsi sulle regole vigenti nel proprio luogo di residenza per evitare sanzioni o interventi delle autorità competenti.

Normativa nazionale e quadro generale

Nel contesto italiano, la normativa nazionale non pone alcuna soglia predeterminata al numero di cani che è possibile tenere. L’assenza di un tetto fisso implica che, dal punto di vista legislativo statale, il diritto alla proprietà degli animali domestici è garantito purché venga assicurato il loro benessere e almeno il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie che permettano sia la civile convivenza, sia il rispetto dei diritti dei vicini e della comunità circostante.Animali domestici La legge non interviene nel definire il numero, ma si concentra sulle responsabilità legate all’accudimento e alla tutela della salute pubblica.

È importante sottolineare che, anche se la legge non fissa un numero, l’art. 1138 del Codice Civile stabilisce che un regolamento condominiale non può vietare il possesso di animali domestici negli appartamenti privati. Tuttavia, ciò non significa che si possa detenere un numero illimitato se questo non è compatibile con il giusto accudimento e la civile convivenza.

Limiti regionali e comunali

Le regioni e i comuni possono stabilire delle regole più restrittive sul numero massimo di animali da compagnia detenibili, anche per motivi di salute pubblica e di tutela del benessere animale. Ad esempio:

  • Lombardia: prevede un limite massimo di 10 cani e gatti di età superiore a sei mesi per chi li detiene a scopo non di lucro. Se si superano questi numeri, è obbligatorio informare il sindaco che può disporre una verifica del rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e dello spazio adeguato per gli animali.
  • Emilia-Romagna: il limite può arrivare fino a 15 cani, ma è soggetto a ulteriori specifiche regole che riguardano per lo più cani da caccia o da lavoro.
  • In alcuni comuni, il sindaco può emanare ordinanze specifiche per costringere i cittadini a ridurre il numero di animali detenuti in casa, come nel caso concreto di una donna a Roncello (MB) che deteneva 23 furetti e 5 gatti.

Questi limiti non si applicano necessariamente agli animali in modo indiscriminato, ma si aggiungono alla necessità di rispetto delle regole condominali, ordini igienico-sanitari e della convivenza civile.

Responsabilità, benessere e doveri del proprietario

Detenere uno o più cani comporta una serie di obblighi in materia di benessere animale, indipendentemente dal numero detenuto. La legge impone che gli animali ricevano cure veterinarie, alimentazione adeguata, condizioni igieniche idonee e spazio sufficiente in casa. Non rispettare questi criteri può portare non solo a sanzioni amministrative, ma anche a procedimenti penali per maltrattamento di animali.

In caso di numeri elevati, le autorità locali possono intervenire quando ricevano segnalazione di situazioni potenzialmente dannose o rischiose, sia per la salute degli animali che per quella pubblica. Ad esempio, la presenza di numerosi animali in uno spazio ristretto può causare danni strutturali, rumori molesti, odori e problemi igienici che penalizzano la qualità della vita dei vicini. Questa attenzione non è rivolta solo agli animali, ma anche ai diritti degli altri residenti alla tranquillità e al godimento degli spazi comuni.

Regolamenti condominiali e casi specifici

Il regolamento condominiale può limitare il numero di cani o animali domestici posseduti in ogni appartamento. Questi regolamenti, che non possono vietare in senso assoluto la loro presenza, possono comunque intervenire per ragioni di quiete, igiene e tutela dei conviventi. Non è raro che in case o condomini vengano segnalate situazioni di disagio causate da troppi animali, con conseguente intervento dell’amministratore o delle autorità.

Esistono casi concreti in cui le forze dell’ordine, insieme all’ASL e al Comune, siano intervenute per verificare situazioni di possesso di animali eccedenti il “numero consentito”. In caso di irregolarità o di mancato rispetto delle condizioni igieniche, il Comune può imporre il ridimensionamento obbligatorio del numero degli animali.

Tra le condizioni ritenute irrinunciabili per mantenere più cani in casa vi sono:

  • Detenzione di uno spazio adeguato interno o esterno (es. giardino)
  • Mancanza di disagi per i vicini (rumore, odori, rischio sanitario)
  • Presenza di cure veterinarie periodiche
  • Rispetto delle regole di convivenza civile e igiene

Sanzioni e controlli

Qualora venga superato il limite imposto da ordinanze regionali o comunali, o siano riscontrate gravi condizioni di incuria o disagio, le autorità possono intervenire con:

  • Sanzioni amministrative
  • Obbligo di riduzione del numero di animali
  • Sequestro degli animali in casi estremi
  • Apertura di un procedimento penale per maltrattamento

Da sottolineare che, in caso di superamento dei limiti previsti, occorre comunicare il numero di animali posseduti al sindaco. Il Comune potrà effettuare ispezioni e verificare il rispetto delle condizioni minime di benessere per gli animali stessi, come già avvenuto in numerosi casi di cronaca locale.

Consigli pratici e conclusioni

Per coloro che desiderano avere più cani, è fondamentale:

  • Consultare preventivamente la normativa regionale e comunale
  • Verificare le regole condominiali
  • Valutare lo spazio realmente disponibile
  • Essere sicuri di poter soddisfare tutte le necessità degli animali

La libertà di detenere cani in casa è garantita dal quadro normativo, tuttavia la responsabilità di chi decide di convivere con molti animali è ancor più elevata. Non solo bisogna assicurare il loro benessere, ma occorre anche rispettare la tranquillità dei vicini e garantire una convivenza rispettosa per evitare conflitti e problemi legali. Detenere troppi cani senza poterli accudire correttamente potrebbe risultare non solo illegale, ma anche dannoso per loro stessi e per il contesto abitativo.

Infine, è importante ricordare che la legge italiana tutela il benessere animale e l’equilibrio della convivenza civile, quindi il numero di cani legalmente detenibili è un argomento che va ben oltre una semplice cifra: dipende dalla responsabilità individuale, dalla capacità di gestirli, dalla normativa locale e dal rispetto dei diritti di tutti.Cane

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